
Arriviamo ad Arromanches una mattina di fine ottobre, durante il nostro road trip sulle coste della Bretagna e della Normandia.
Sembra quasi che questi posti portino eternamente rispetto ai caduti della seconda guerra mondiale. Tutto evoca lo sbarco, e sembra quasi irrispettoso calpestare queste spiagge con le snakers.
Sono sempre stata un appassionata di storia, soprattutto del periodo che va dal 1930 al 1950, quindi poter arrivare fin qui per me è stato un grandissimo privilegio. Guardare dalle falesie quel che rimane dell’enorme porto prefabbricato fatto costruire da Curchill e fatto montare nella baia nel giro di pochi giorni, è stata un emozione da togliere il fiato.

Questo porto artificiale fù utilizzato per lo sbarco degli alleati, circa 2 milioni e mezzo di soldati e 500.000 veicoli, ed è una delle opere più straordinarie che furono compiute durante il secondo conflitto mondiale.
Ci sarebbe tantissimo da raccontare. Sono emozioni forti quelle che si provano davanti ai carrarmati che ora sono diventati pezzi da museo, davanti ai cimiteri ( tanti) degli americani caduti durante le battaglie, dinanzi le croci bianche tutte uguali. Ci sarebbe tanto da parlare delle sensazioni derivanti dal rispettoso silenzio che sembra imporsi in questi luoghi. Impagabile passeggiare fino al Mulberry Harbour, il ponte artificiale, quando le maree si ritirano e ti permettono di arrivare a piedi dinanzi a così tanta magnificenza.
Cosa fare in un giorno ad Arromanches
Ti parlerò però solo dei siti più famosi che si possono percorrere in un unica giornata, come abbiamo fatto noi.
E’ difficile immaginare quello che è accaduto su queste spiagge, vedendole oggi con le persone che beatamente passeggiano sulla riva. Omaha Beach è stata teatro della più cruenta battaglia dello sbarco.
Se hai avuto la possibilità di vedere il film “Salvate il soldato Ryan”, forse puoi farti un idea della carneficina che si consumò su queste sabbie. Percorrendo la spiaggia si possono ancora trovare i bunker tedeschi ancora armati di mitragliatrici.
Proprio di fronte il porto artificiale è stato costruito il Musèè du Dèbarquement, in cui puoi conoscere tutti i dettagli delle operazioni di sbarco. Ti consiglio l’audioguida, che ti accompagnerà tra plastici e installazioni per comprendere al meglio le tecniche usate.
Sulla cima della scogliera puoi visitare anche Arromanches 360, una struttura circolare in cui si proietta un film sullo sbarco del ’44 in 3D a 360 °. E’ talmente realistico che a metà proiezione mi è venuto il mal d’aria e sono dovuta scappare dall’uscita di emergenza.

E’ difficile rimanere indifferenti dinanzi alle rovine del porto artificiale del D-Day, e ogni granello di sabbia sembra implorare silenzio e rispetto.
Lasciamo questo tratto di costa in rispettoso silenzio, verso una nuova e sconosciuta meta, pronti per una nuova avventura on the road.
Giovy Malfiori
Credo che certi luoghi vadano visti in vari momenti della nostra vita: io sono stata in Normandia appena ventenne e mi hanno fatto un certo effetto. Se tornassi ora sarebbe un colpo al cuore.
Annalisa Spinosa
Io sono appassionata di storia e storiografia, soprattutto del periodo che parte dal 1900 e arriva ai primi anni ‘50. Mettere i piedi su quella sabbia è stato come essere risucchiata in un vortice di sangue, non vissuto per fortuna, ma conosciuto nei minimi dettagli.
LaZiaRo
Sono stata da queste parti. Non proprio qui, ma mi pare che queste spiagge si somiglino tutte un po’. Col museo, magari qualche bunker e il cimitero con le croci bianche. Ah, e il vento. Vento come se non ci fosse un domani!!!
Lucy
Ci sono stata anch’io… che impressione. Anch’io ho avuto un senso di privilegio oltre che di pudore. Ancora adesso, ogni volta che fanno il film di Spielberg lo riguardo sempre. E se ripasserò in quei luoghi, ci andrò di nuovo.
Annalisa Spinosa
Anche io avverto un profondo desiderio di tornare su quelle spiagge, tra quei cimiteri di lapidi bianche. E’come un richiamo. Qualcosa che mi ricorda che grazie a tutte quelle vite perdute posso godere della libertà di oggi.
Francesca
Arromanchel-les-bains mi è entrata nel cuore. Siamo arrivati in una caldissima sera d’estate e abbiamo passato ore a espolare i relitti sulla spiaggia, che erano emersi con la bassa marea. Dopo aver letto decine di libri sull’argomento, è stato un viaggio indimenticabile.
Annalisa Spinosa
Sono luoghi che ti toccano l’anima e il cuore, e non ne dimentichi mai l’atmosfera.
Helene
Quella zona della Normandia la conosco bene e l’adoro; con mio marito abbiamo fatto un tour proprio incentrato sui luoghi dello sbarco ma vorrei ritornare per approfondire qualche località meno nota che non abbiamo avuto tempo di scoprire. Penso che siano viaggi da fare almeno una volta nella vita.
Annalisa Spinosa
Assolutamente un esperienza che non deve mancare nel bagaglio di un viaggiatore.
MARTINA BRESSAN
Grazie per questo articolo davvero bello. Sono stata nelle zone dello sbarco in Normandia durante le vacanze di Pasqua di qualche anno fa e non posso che confermare quanto scritto su questo articolo: è un viaggio davvero che provoca emozioni forti.
Point du Hoc, Utah Beach e Omaha Beach sono tutte tappe che mi hanno fatto venire la pelle d’oca, ma sono anche luoghi di cui è giusto parlare e che è giusto far conoscere.
Teresa
Conosco molto bene le spiagge della Normandia; ci sono stata un paio di volte, ma ogni volta vengo sommersa da un torrente di emozioni pensando ai tristi avvenimenti che vi hanno avuto luogo.
Lisa Trevaligie-Travelblog
La zona dello sbarco mette sempre una stana angoscia addosso. Io ho avuto davvero delle emozioni fortissime, avevo quasi timore di posare i piedi su quelle spiagge.
michela
Altra meta che vorrei ammirare per vedere i luoghi dove hanno avuto luogo tragiche battaglie. Poi prenderei il treno e passerei il tunnel della manica per approdare in Gran Bretagna che adoro!
Lisa Trevaligie-Travelblog
Abbiamo provato più volte ad attraversare la manica, ma la mia claustrofobia ha sempre rovinato i piani. Non so, per quanto dicono sia sicura, l’idea di camminare sotto l’acqua mi infastidisce.
Eliana
Da amante della storia del 900 per me questi luoghi sarebbero incredibili: mi sono sempre dedicata allo studio della Seconda Guerra Mondiale avendo avuto un nonno internato e sempre sono stata attratta dalla conoscenza di queste vicende. Spero di veder dal vivo questi luoghi il prima possibile!
Lisa Trevaligie-Travelblog
Io mi sono emozionata più volte, soprattutto sulle spiagge e passeggiando nel silenzio rispettoso che aleggia in tutta la zona. Da brividi.
Valentina
Ho visitato questa parte di Francia da bambina e ora mi piacerebbe molto tornarci con il mio fidanzato. Situazione sanitaria permettendo, infatti, per luglio ci piacerebbe vedere la Normandia. Da poco abbiamo visto il film Salvate il soldato Ryan e pian piano ci stiamo documentando su questi luoghi.
Lisa Trevaligie-Travelblog
In Normandia ho provato emozione davvero contrastanti. la felicità era sempre minata dalla tristezza, dalla consapevolezza che la morte di quei soldati vi ha donato la libertà attuale.
Libera
In tanti mi hanno consigliato di raggiungere la Normandia, sia per la natura che per i luoghi storici. C’è addirittura chi la definisce la zona più bella della Francia. Ci farò seriamente un pensierino.