
Camargue: terra di “promemade a cheval” e di fenicotteri rosa. Una landa quasi desertica, solo pascoli e piccole zone lacustri, dove galoppano cavalli bianchi e pascolano mandrie di tori, mentre migliaia di fenicotteri dipingono di rosa gli stagni, habitat prezioso per oltre 400 specie di uccelli. Passeggiare al tramonto nelle zone di campagna vi permettere di ammirare i fenicotteri durante i loro splendidi voli. Alzandosi lievi dagli stagni lasciano cadere impalpabili goccioline d’acqua, che illuminate dagli ultimi raggi del sole, creano spettacolari sfumature di colori.
Les Saintees Maries de la mer
Il centro del paese è piccolo e grazioso, con piccole case imbiancate a calce, e ristoranti con tavoli sui marciapiedi. Sedersi a bere una birra nei locali che affacciano sulla spiaggia è davvero piacevole. A pochi passi dal centro poi, si possono trovare le fattorie dove fare le passeggiate a cavallo e dove poter vedere gli allevamenti di tori.
Per quanto riguarda la cucina, potete trovare soprattutto piatti a base di carne di toro, e la paella, data la vicinanza con la Spagna. Un’altra specialità del luogo sono le olive e il riso, che potete portare via anche come souvenir. Ci sono molti negozietti carini dove poter acquistare, oltre al riso, anche profumate creazioni fatte con la lavanda.
Nel cercare un posto dove dormire ci siamo lasciati influenzare da una bizzarra insegna con la scritta Mangio Fango e da quello che abbiamo scorto dietro la stessa. Una struttura tutta bianca, in raffinato stile mediterraneo. Abbiamo preso una stanza qui, attratti dai giardini curati, e da una bella piscina all’aperto. Inoltre si trova a 15 minuti a piedi dalla spiaggia e dal centro del paese. Perfetto se avete bambini, perché la passeggiata è gradevole e non impegnativa. Non potevamo trovare sistemazione migliore, una vera e propria oasi di pace, per passare questo giorno immersi nella natura selvaggia della Camargue.
Un po’ di storia
Le “Marie” che danno il nome al paese sono Maria Salome e Maria Jacobè , che secondo la leggenda sarebbero arrivate in questi luoghi dopo aver vagato in mare su una barca assieme a una serva chiamata Sara. Le statue delle tre donne si trovano nella chiesa del paese: le due Marie raffigurate sulla barca, vengono portate in processione nella ricorrenza dello sbarco, mentre a Sara, diventata la patrona dei gitani, è dedicata la statua nella cripta. Vale la pena salire fin su la terrazza della chiesa delle Saintes Maries, per godere dello splendido panorama sottostante.
Per spezzare un po’ il soggiorno il giorno dopo ci siamo avventurati ad Aigues Mortes, piccolo paese cinto da mura medievali: la visita dei bastioni regala una vista eccezionale sulla città e sulle paludi circostanti, che al tramonto si accendono di luci e colori spettacolari. Avremmo dovuto visitare le sue famose saline, ma arrivati in paese ci siamo lasciati travolgere dal festival gitano, che andava in scena proprio in quel giorno. Tra scenografiche sfilate di cavalli e cavalieri e balli della tradizione nomade è volata la giornata, e solo lungo la strada del ritorno abbiamo potuto ammirare gli incantevoli riflessi di luce delle montagne di sale.
Martina
Che meraviglia, la mia infanzia è legata proprio a questi luoghi incantevoli! Il mare, i cavalli, la natura selvaggia… Quanto mi piacerebbe tornarci! Grazie per avermi fatto rivivere, con le tue parole, questi momenti spensierati 🙂
lisa
Non è poi così lontano come sembra 😉
Giovy Malfiori
Una canzone che amo molto dice “lungo la strada, persi la via… la ritrovai a Les Saintes Maries”. Adoro quel pezzo di Camargues: passerei mesi tra lì e Aigues Mortes.
Helene
Conosciamo benissimo la Camargue e ormai a Saintes Maries siamo quasi di casa; è una zona meravigliosa in tutte le stagioni e offre attività ed escursioni per tutti i gusti oltre ad un po’ di sano e meritato relax. Ci tornerei anche subito.
Annalisa Spinosa
E’ senza dubbio una meta adattissima ai bambini. Campagne, animali selvatici, percorsi di tekking… offre davvero diverse attrattive per tutte le età.
Federica Assirelli
Un luogo dove vorrei andare da sempre e un sogno che non ho ancora realizzato. Vorrei andare durante il periodo pasquale perché ci sono cerimonie molto particolari.
ANTONELLA MAIOCCHI
Aigues Mortes ha un fascino pazzesco con quelle mura possenti a due passi dall’acqua. E, hai ragione, il tramonto sui mucchi di sale, è indimenticabile
Rossella
Sono stata in Camargue diverse volte, sia da ragazza con la scuola che poi con la mia famiglia. La Camargue è meravigliosa: ora ci piacerebbe tornare per trascorrere una settimana a cavallo…è il nostro sogno
Valentina
La Camargue sarebbe stata la meta del viaggio previsto per Pasqua 2020. Non so quando riuscirò a vedere questa zona della Francia – spero il prima possibile – intanto però ti ringrazio per le informazioni che hai dato.
Vedere i fenicotteri è un mio sogno – l’altro giorno ero a Milano Marittima e ho visto i fenicotteri alle saline di Cervia… un’emozione unica!
Tamara
Devono essere proprio meravigliosi questi posti, eccezione per la carne di toro…non so se avrei mai il coraggio di provarla (ahaha).
Lisa Trevaligie-Travelblog
Ti dirò che è molto buona!
Libera
Nello specifico qui non ci sono ancora stata anche se non ti nego che appena ho visto i fenicotteri mi è venuta voglia di farci subito un pensierino. Che splendore!