Viaggiando on the road sulle splendide coste laziali non puoi fare a meno di fermarti nell’incantevole cittadina di Sperlonga. Incastonata in una delle baie più caratteristiche del Tirreno, questo borgo dall’anima retrò, fatto di botteghe artigiane e di antiche leggende, avvolge il viaggiatore in un bianco abbraccio, candido come le facciate delle case che si affacciano sul mare cristallino. Borgo di miti e di eroi, la sua nomea lo porta ad essere, nell’arco di millenni, meta di esploratori e di corsari, di nobili e di predatori. Tutti incantati dalla bellezza estasiante e dalla vegetazione lussureggiante che avvolge da sempre questa rigogliosa zona della costa.
Vini dei Monti Cecubi
Il vino Caecubum
Ma perchè ti racconto di Sperlonga e delle sue colonizzazioni? Perchè pare che, assieme ad una flotta proveniente dalla Grecia, precisamente dalla cittadina di Amyclae, sia sbarcata sulle spiagge di questo delizioso borgo anche una radice di vite. E pare che una volta piantata questa radice sulle colline circostanti, rinfrescata dalla brezza marina e alimentata dal terreno calcareo tipico di questi territori, abbia dato vita ad uno dei vini più particolari del Lazio: il Vino Caecubum.
Azienda Agricola Monti Cecubi
Poco lontano da Sperlonga, immersi nelle zona collinare che guarda il mare e che da quel mare trae beneficio, si trovano i vitigni dell’ Azienda Agricola Monti Cecubi. Grazie alla dedizione e alla passione che accumuna i proprietari di questi vigneti, l’antico vino Caecubum è tornato ad essere un’eccellenza del territorio, come fu ai tempi della Roma Imperiale. Sono infatti molte le testimonianze di scrittori e poeti latini che decantano la produzione di questo succo d’uva, esaltandone le caratteristiche organolettiche e collocandolo con estrema precisione nelle zone di produzione di Fondi, Itri e Sperlonga.
Il Vino Caecubum torna dunque alla ribalta, perfezionato nel gusto e nella struttura. Grazie alla meticolosa preparazione e lavorazione dell’uva serpe, l’Azienda biologica Monti Cecubi ha riportato in auge questo prezioso vino, frutto di un territorio rigoglioso e fertile, inserito in sugherete e nella verdeggiante macchia mediterranea. E dall’aria del Mediterraneo questi acini vengono accarezzati, donando a questi vini sapori intensi, profumi freschi e unici.
L’uva serpe
I vini prodotti con uva serpe hanno caratteristiche organolettiche intense, con note dolci e amare perfettamente equilibrate. Un vino che, come scrive Orazio in un celebre verso, tinget pavimentum superbo, ossia tinge il pavimento con macchie indelebili. Le origini di queste uve trovano un timido riscontro in alcuni testi del I secolo d.C. Più precisamente è Columella a menzionare questi vitigni chiamati Dracontion, che in greco significa serpente, abbinandoli ad un’antica civiltà che viveva sul litorale tra Fondi e Sperlonga: gli Amiclani. Tutto torna quindi, e leggenda e realtà si fondono sui colli itrani coltivati a uva serpe.
Visita ai vigneti dei Monti Cecubi
Il nostro wine tour parte appunto dalla piazza centrale di Sperlonga, dove ci accoglie Irene, la preziosa guida delle cantine Monti Cecubi. La passione per la storia del territorio traspare da ogni suo respiro, e grazie a lei scopriamo miti e leggende millenarie legate al vino Caecubum, partendo proprio dal punto in cui questi vini pare siano arrivati su queste sponde. Dalla cittadina greca Amyclae arriviamo dunque a conoscere e degustare queste uve di antiche discendenze, esplorando i vigneti e le cantine dell’azienda agricola Monti Cecubi.
Irene ci parla della mission aziendale e ci accompagna tra i filari di falanghina e di vermentino. Ci spiega come Monti Cecubi coltiva in maniera biologica le sue vigne e come nella produzione opti per una pressatura soffice degli acini e per una criomacerazione delle bucce. Per evitare scosse che potrebbero danneggiare la produzione, i vini vengono imbottigliati direttamente in azienda.
Degustazione in azienda
Dopo averci fatto fare un meraviglioso viaggio sensoriale tra storia ed enologia Irene ci accompagna nel patio dell’Azienda Agricola Monti Cecubi, dove ha inizio la nostra degustazione eno-gastronomica.
Amyclano, vermentino biologico IGT
Un viaggio che parte da terre lontane, per fermarsi tra queste colline rigogliose e verdeggianti, territori fertili per i nobili vini di Monte Cecubi. Apriamo la degustazione proprio con un Amyclano, un vermentino fermentato in acciaio e affinato in bottiglia, dal colore giallo paglierino e dal gusto intenso, con note persistenti di frutti esotici. Un vino versatile, da usare a tutto pasto, ma che sicuramente si esprime al meglio abbinato ad antipasti e piatti di pesce.
Mamurra, abbuoto rosato biologico IGT
La nostra degustazione continua con un rosato, che esprime al meglio tutte le caratteristiche di questo antico vitigno locale. Porta il nome di una porta d’ingresso al centro storico di Itri, Porta Mamurra, che ha incise le due figure latine che rappresentano il lupo e il serpente. Mamurra deriva da uve abbuoto, provenienti dai vigneti itrani. Viene vinificato in bianco con breve macerazione delle bucce, fermentato in acciaio a temperatura controllata. Il colore rosa tenue racconta di note fruttate di ciliegia e petali di rosa e la sua versatilità lo rende un vino accostabile anche ad una buona pizza. Anche se credo che dia il massimo di se su crudi di mare, soprattutto gamberoni.
Vinum Caecubum, rosso biologico IGT
Pane casareccio, patè di olive locali, salsiccia itrana e formaggio sardo ( ma prodotto a Itri da sapienti mani) fanno da contorno alla nostra ultima degustazione vinicola. Ci viene servito ora il Vinum Caecubum, un rosso delizioso, equilibrato e affinato in botte, prodotto con uve abbuoto, aglianico, montepulciano e serpe. Le bucce vengono macerate a freddo e la fermentazione alcolica avviene in acciao, a temperatura controllata, per poi essere affinato in barriques di rovere. Il suo colore rosso rubino intenso lascia presagire note aromatiche decise e ampie. Infatti il bouquet racchiude sentori di caffè e spezie, ma anche di ciliegia marasca e prugna. Ottimo su selvaggina e carni rosse, nonchè su formaggi stagionati e salumi, proprio come ci viene servito in azienda.
Dracontion, passito biologico IGT
In chiusura arriva il Dracontion, dal greco “serpente”, mitologica figura divenuta stemma della città di Itri e di Monti Cecubi. Viene prodotto facendo appassire su graticci per due mesi uve di fiano e di falanghina. La pressatura è soft e la fermentazione avviene in acciao, per poi affinare in barriques di acacia per circa due anni. Il suo colore ambrato è molto invitante, e al palato arrivano subito note fruttate e speziate. Ottimo sicuramente a fine pasto, per accompagnare frutta secca e dessert, ma anche su formaggi stagionati riesce a sorprendere.
Curiosità
Le antiche popolazioni, durante le migrazioni da un paese all’altro, solevano portare al loro seguito le radici della loro civiltà. Queste potevano essere le principali piante coltivate nei territori di appartenenza, come grano e vite. Passeggiando per i sentieri dei Monti Cecubi infatti, è possibile vedere sugli usci dei ruderi e dei fabbricati che si incontrano lungo il tragitto, un tronco di vite centenaria. E’ la vite di uva serpe, che si usava piantare quando si cominciava a fabbricare un nuovo casolare, a protezione della dimora. Una tradizione che da millenni passa di generazione in generazione, a significare il devoto rispetto del popolo locale verso quest’uva preziosa.
Grazie a Irene Chinappi dei meravigliosi racconti e dell’accoglienza nell’Azienda Agricola Monti Cecubi.
Paola
Adoro visitare cantine e aziende agricole in giro per l’Italia, quindi mi segno questa splendida esperienza!
Tra l’altro, colori e paesaggi spettacolari davvero! Bello proprio!
Teresa
Ecco un suggerimento interessante per trascorrere una giornata diversa; io apprezzerei molto l’aspetto naturalistico della visita ai vigneti, Gianni si godrebbe la degustazione 🙂
Elisa
Amo scoprire le regioni del vino e l’uva serpe con il suo vinum caecubum proprio mi mancava. Spero di avere l’occasione per provare un tour come il tuo. Sembra davvero una bella esperienza!
Lisa Trevaligie-Travelblog
Fantastica davvero. Emozionante anche, sotto diversi aspetti. Conoscere il territorio attraverso racconti e leggende ti permette di vivere l’esperienza in maniera genuina, e di godere poi dei prodotti della terra, come il vino in questo caso, in maniera consapevole.
Elena
Le gite nei vigneti sono sempre interessanti, sia per conoscere il vino prodotto che la loro storia. Ma poi i paesaggi e le passeggiate tra le vigne? Un ottimo modo per rilassarsi e godersi un po’ di aria aperta!
Lisa Trevaligie-Travelblog
Ci siamo godute infatti la splendida passeggiata nella natura e nei vigneti, viaggiando con i racconti di Irene indietro nel tempo. Non ti nego che mi sono immedesimata nelle storie e nelle leggende, e questo mi ha permesso di apprezzare poi i prodotti del territorio e questi preziosi vini in maniera totalizzante.
Eliana
Questi luoghi mi ricordano i Castelli Romani per il vino e il mio Oltrepò, terra di vini e di sapori! Credo che le esperienze enogastronomiche siano sempre molto divertenti e rilassanti quindi hai fatto più che bene ad approfondire questi luoghi attraverso i loro sapori!
Lisa Trevaligie-Travelblog
E’ stata un esperienza davvero meravigliosa. Conoscere la storia di un territorio ti permette di capirne le usanze e le tradizioni, che inevitabilmente Si riversano nel piatto… e nel bicchiere!!
valeria
Ho seguito live su Instagram il tuo wine tour 🙂 Organizzato molto bene. La zona di Sperlonga, poi, l’adoro, ci ho trascorso qualche estate quando ero piccola 🙂
Lisa Trevaligie-Travelblog
Grazie per avermi seguito! spero che i contenuti siano stati di tuo gradimento… l’azienda Monti Cecubi è stata una meravigliosa scoperta!
ANTONELLA
che bella la tradizione di piantare una vite accanto alla nuova casa per non dimenticare le proprie radici. Questi vini sono una bellissima scoperta e mi fanno sempre più desiderare di conoscere la zona di Sperlonga
Lisa Trevaligie-Travelblog
E’ una delle zone più belle del Lazio, tutta da scoprire.
Libera
Grazie per questo interessante itinerario . Prenderò nota di tutto così quando verrò a Sperlonga, saprò come muovermi
anna
A Sperlonga sono stata diverse volte quando vivevo a Roma, ma esclusivamente per andare a mare. Non male quest’idea di abbinare anche un giro tra vigneti e cantine!
Anna
Sperlonga è un’altra località laziale che non ho mai avuto modo di vedere. Non sapevo nulla neanche del suo vino! Vergognoso. Dovrò cercare immediatamente un wine tour a Sperlonga, così vado a provarlo anche io e mi levo anche la curiosità di vedere questo posto.