Nel cuore di Torino, città storicamente legata all’innovazione tecnologica e alla comunicazione, si trova un luogo capace di affascinare visitatori di ogni età: il Museo della Radio e della Televisione della Rai. Questo spazio unico offre un viaggio attraverso la storia dei mezzi di comunicazione di massa, dalla nascita della radio fino all’era della televisione digitale. Con una ricca collezione di apparecchiature, documenti, oggetti di scena e testimonianze audiovisive, il museo è una tappa imperdibile per chiunque voglia scoprire l’evoluzione della Rai e il suo impatto sulla società italiana.
Il Museo della Radio e della Televisione della Rai di Torino
Un po di storia del Museo
Il museo nasce dall’esigenza di preservare e valorizzare il patrimonio tecnologico e culturale legato alla radio e alla televisione. Le radici del progetto risalgono al 1939, quando l’Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (EIAR), predecessore della Rai, iniziò a raccogliere apparecchiature e documenti storici. Tuttavia, a causa della Seconda Guerra Mondiale, l’iniziativa fu accantonata e ripresa solo negli anni ’60, grazie al lavoro di ingegneri ed esperti del settore.
Nel 1984, in occasione dei sessant’anni della radio in Italia, fu allestita una mostra che riscosse un grande successo, consolidando l’idea di creare un museo permanente. Fu così che, nel 1993, nacque ufficialmente il Museo della Radio e della Televisione, ospitato presso il Centro di Produzione Rai di Torino. Negli anni, il museo ha subito numerosi aggiornamenti, arricchendosi di nuovi contenuti e percorsi interattivi.
Segui in percorso espositivo
Il museo è strutturato in tre sezioni principali, che raccontano in modo dettagliato l’evoluzione della comunicazione attraverso tecnologie, programmi e personaggi iconici.
Le prime forme di comunicazione a distanza
Questa sezione introduce alle origini della trasmissione del suono a distanza. Puoi infatti ammirare strumenti pionieristici come il telegrafo di Samuel Morse, il telefono di Alexander Graham Bell e i primi esperimenti di trasmissione senza fili realizzati da Guglielmo Marconi. Un pezzo particolarmente interessante è il detector di Marconi, il dispositivo che ha permesso le prime comunicazioni radio transatlantiche all’inizio del XX secolo.
Il Museo della Radio e della Televisione della Rai di Torino. La nascita e l’evoluzione della radio
Entrando in questa parte del museo, sei avvolto da un’atmosfera che richiama gli anni d’oro della radio. Qui sono esposti i primi apparecchi radiofonici, alcuni risalenti agli anni ’20, fino a modelli più evoluti del dopoguerra. Sono inoltre presenti microfoni d’epoca, consolle di trasmissione e materiali legati a trasmissioni radiofoniche celebri, come “Il Giornale Radio” e le radiocronache sportive di Nicolò Carosio.
La storia della televisione
La sezione più affascinante del museo è dedicata alla televisione e alla sua evoluzione dagli albori fino all’epoca moderna. Qui si trovano alcuni dei primi televisori a scansione elettronica, trasmettitori storici e le prime telecamere utilizzate negli studi Rai.
Un’area speciale è dedicata ai programmi cult della Rai, con oggetti di scena originali, tra cui la storica cabina del “Rischiatutto”, le poltrone di “Quelli che il calcio” e ricordi di trasmissioni che hanno fatto la storia della televisione italiana, come “Arrivi e Partenze” condotto da Mike Bongiorno.
Gli abiti di scena
Un’altra sezione particolarmente suggestiva è quella dedicata agli abiti di scena, che hanno contribuito a creare l’immaginario televisivo italiano. Qui è possibile ammirare alcuni costumi originali indossati da personaggi iconici della Rai, tra cui gli scintillanti abiti di Raffaella Carrà, simbolo di eleganza e spettacolarità. Sono esposti anche costumi utilizzati in varietà celebri come “Fantastico” e “Carramba! Che Sorpresa”, oltre a vestiti di scena di grandi showgirl e conduttori che hanno segnato la storia della televisione italiana.
Piccole curiosità sul Museo della Radio e della Televisione della Rai di Torino
Il Museo della Radio e della Televisione custodisce una serie di oggetti curiosi e rari che affascinano gli appassionati e i visitatori occasionali. Tra questi trovi il primo televisore Rai, un esemplare che trasmise le prime immagini sperimentali nel 1953, l‘Albero Azzurro e Dodò, i pupazzi originali della storica trasmissione per bambini, e lo studio televisivo “Museo On Air”, un vero e proprio set funzionante, utilizzato ancora oggi per trasmissioni in diretta.
Informazioni utili per la visita
Il museo si trova presso il Centro di Produzione Rai di Torino, in via Giuseppe Verdi 16, a pochi passi dalla Mole Antonelliana. L’ingresso è gratuito e il percorso espositivo è adatto a visitatori di tutte le età. Il Museo della Radio e della Televisione della Rai è aperto tutti i giorno dalle ore 9:00 alle 18:30, ed è chiuso il martedì. L’ingresso è gratuito.
Come arrivare:
- In metro: Linea 1, fermata Porta Nuova
- In tram: Linea 16, fermata Rossini
- In auto: Parcheggio consigliato in Piazza Vittorio Veneto
Perchè visitare il Museo della Radio e della Televisione della Rai di Torino
Il Museo della Radio e della Televisione della Rai di Torino è una straordinaria finestra sul passato, capace di emozionare e ispirare chiunque lo visiti. Attraverso le sue esposizioni, il museo racconta la storia di un’epoca e di un Paese, celebrando il ruolo centrale della Rai nella cultura italiana. Se sei appassionato di tecnologia, storia o semplicemente curioso di scoprire il dietro le quinte dei media, questa è una visita che non puoi proprio perdere!
Eliana
Questo sì che è un museo eccezionale che ancora non ho avuto il piacere di vedere! Almeno una volta all’anno sono a Torino per incontrarmi con cari amici o per le gite scolastiche quindi è una città che conosco e che apprezzo moltissimo: la prossima volta non mi farò sfuggire questo museo!
Annalisa Spinosa
Porta anche i tuoi alunni! Ci sono diverse esperienze immersive da fare davvero carine.
Mimì
Ciao Annalisa! Pur avendo visitato la Mole Antonelliana e tutti i Musei ad essa collegati, non ho fatto in tempo a visitare anche il vicinissimo Museo della Radio e della Televisione della Rai. A dire la verità ci sono passata davanti ma era chiuso. Un motivo in più per tornare a Torino, insomma!
Annalisa Spinosa
Mannaggia, hai beccato l’unico giorno di chiusura settimanale.
Sara Slovely.eu
Molto interessante questo museo! E pure il fatto che sia gratuito! 😉 Credo che il mio compagno apprezzerebbe molto la parte tecnica, mente io mi soffermerei soprattutto sugli abiti di scena. Chissà come sono i vestiti della Carrà dal vivo?…
Annalisa Spinosa
Io mi sono divertita a presentare programmi tv on air!!
Alessandra
Ma che bello questo museo! Mi affascina soprattutto la storia delle telecomunicazioni dagli inizi! E poi che bello vedere oggetti e costumi di note trasmissioni televisive!!! Mi piacerebbe visitarlo!
Annalisa Spinosa
E’ un’esperienza davvero carina da fare, soprattutto con i bambini, che ammirano incuriositi gli oggetti del passato.
Silvia The Food Traveler
Sapevo dell’esistenza di questo museo perché ci passavo davanti praticamente tutti i giorni quando andavo all’università anni fa. E tuttora vivo a un’ora di macchina da Torino, per cui mi vergogno non poco ad ammettere di non aver mai visitato il Museo della Radio e della Televisione! Devo assolutamente rimediare. Torino è una città stupenda con tanto da offrire.