“Beata te che sei tutto il giorno a mare!” Ah si? Ti elenco una giornata tipo di una mamma, in vacanza al mare con i bambini, che si deve preparare fisicamente e psicologicamente ogni mattina, prima che il leone rincorra la gazzella, per organizzare una giornata in spiaggia con i pupi ululanti intorno. E ululanti non è un errore di battitura. Volevo scrivere proprio ululanti.
Vacanza al mare con i bambini
La sveglia si ritarda solo di mezz’ora rispetto all’orario invernale. Dalle sette alle sette e mezza è una grande conquista. Se preparare lo zaino e tutto l’occorrente per la scuola sembra un impresa titanica l’inverno , preparare la borsa del mare con i bambini risulta impegnativo quanto scalare un ghiacciaio in infradito. Dunque, partiamo dalla borsa con l’essenziale, e parlerò solo dell’essenziale.
- Telo personale, anzi opta per un pareo che è più leggero e asciuga prima. Dritta in più –> Puoi usarlo come vestito ed evitare addirittura di metterlo in borsa. Dal portatore al lettino è un attimo e la borsa ne guadagnerà in leggiadria.
- Telo di Hallo Kitty, asciugamano di Barbie di riserva, accappatoio dei Trolls per la doccia sul lido ( io ho una solo figlia eh).
- Corredo di costumini di ricambio, compreso il cassetto in legno decapato, che non si sa mai. Uno dopo ogni bagno, dieci bagni all’ora, fai un pò tu. Che mica se lo rimette umido il precedente. No! Mamma l’hanno già visto tutti, bisogna sfoggiarne un altro. Ok.
- Protezione 50 più più più, che nemmeno la classe energetica del frigorifero ha tutte ste stelline. Protezione 40 per le ore più fresche, protezione 20 per andare via dal mare, che anche in strada i raggi UVA sanno essere davvero bastardi.
- Stick per punture di api e/o zanzare e/o tracine e/o pappataci. Utile anche per gli attacchi tentacolosi della medusa caina.
- Libro dei compiti per le vacanze di 380 pagine, a cui per forza di cose, occorre abbinare un astuccio che comprende, oltre ai classici colori a spirito, pastelli, cere, pennelli e acquerelli ( metti che fa un tramonto degno di nota, serve l’acquerello mamma!), righe, squadre, centimetro da sarta, compasso, lente di ingrandimento, evidenziatori e taglierini.
- Spazzola con setole morbide, pettine a denti larghi per nodi resistenti, pettine a denti stretti per fare la fila precisissima al centro della capoccia ( e qui puoi usufruire anche del comodo righello che trovi nell’astuccio di cui sopra).
- Bambola per il sonnellino pomeridiano. Non dorme il pomeriggio da minimo tre anni, ma ” mamma metti che mi viene sonno, se non ho Sabrina da abbracciare rimango frustrata a vita eh”. Ok. Portiamo pure Sabrina.
- Soldi. Tanti soldi in ogni formato disponibile erogato dalla Banca d’Italia. Cinquanta, venti, cinque euro. Gli spiccioli devono abbondare, guai a non avere monete disponibili per la doccia, per il gelato, per la granita delle 16:00, per la partita a biliardino, per la pizzetta delle 17:00, per il flipper. Suvvia.
Prepara la borsa termica per il pranzo in spiaggia
Bene. Dopo un ora abbondante passata tra varie polemiche e piagnistei su cosa portare e cosa no, si passa ad organizzare il pranzo. Che siamo una famiglia medio borghese mica discendiamo dagli Agnelli. Noi il pranzo lo portiamo da casa, non lo ordiniamo allo stabilimento. Abbiamo un bellissimo e capiente zaino termico dove volendo si potrebbe inserire anche qualcosa per la cena, ma non mi piace esagerare. Rimango umile. Vediamo dunque come organizzare il pranzo quando si è in vacanza al mare con i bambini.
E dunque:
- Ghiacciolini refrigeranti da un chilo e mezzo ciascuno, per far arrivare la temperatura interna allo zaino ad almeno un grado sopra lo zero.
- Cocomero ( si dice cocomero in italiano, non anguria, #sapevatelo) tagliato a cubetti e privato dei semi con meticolosa precisione.
- Melone, sempre rigorosamente tagliato a cubetti. Non è estate se non hai il melone sotto l’ombrellone. Fa pure rima.
- Gocce d’oro, susine, perette.. piccoli umili frutti che si possono trasportare e mangiare facilmente con le manine. Madre natura è stata lungimirante. Si vede che era mamma.
- Insalata di riso. Si, signore care. L’insalata di riso la prepari il primo maggio e a ferragosto hai ancora una bella porzione da utilizzare in extremis. L’insalata di riso mette d’accordo tutti. Pure i piccioni di passaggio.
- Verdure grigliate. Per combattere la calura e la ritenzione idrica. Fa niente che mentre le prepari, sulla piastra incandescente, arrivi a ricreare in cucina gli interni di un altoforno. “Mamma guarda si sta sciogliendo il bastone della tenda!” “Fa niente amore, vuoi mettere la cellulite che se ne va?”
- Caffè nel termos. Anche se comunque prenderai l’espresso al bar, il caffè nel termos lo porti per tradizione. Lo faceva tua nonna, memore della bisnonna, lo fa ancora tua mamma e quindi per diritto divino lo fai anche tu. Punto.
- Snack come se piovesse. Crackers ai semi di chia, ai chicchi di riso soffiato, alla barbabietola da zucchero. Patatine cotte al forno, pop corn ( fatti in casa nel microonde, che comodità ), carote e sedano che puntualmente non si fila nessuno, nemmeno i piccioni di passaggio. E qualcosa di dolce scusa? Giusto. Portiamo gli oreo, il ciambellone che ho fatto ieri nell’altoforno, due plum cake senza olio di palma, due crostate con marmellata bio dei campi di lavanda in fiore. Ma facciamo pure due pan carrè con la crema di nocciole va. Per emergenza. Tanto comunque se il vicino, o il vicino del vicino di ombrellone, prende il gelato alle 17:00, anche tu devi comprare il gelato. Sennò sai gli strilli?!!! Capace che all’ombrellone di fronte c’è qualche pignolo che ti segnala subito ai servizi sociali. Ah, non ti dimenticare mai, e dico mai, le pringles!
- Acqua nel termos. E qui, signore, esce tutto il mio animo ecologista. Non portate plastica in spiaggia. Di nessun tipo. Procurati termos e contenitori che poi riporterai a casa e laverai nella pace del signore. Fai del bene all’ambiente e fai del bene a te stessia e ai tuoi figli.
Vacanza al mare con i bambini. Consigli di sopravvivenza
- Non portare in spiaggia strumenti musicali di alcun tipo. Flauti, fischietti, maracas. Che rompano le pelotas a casa vostra con questi oggetti, e non a noi.
- I cellulari, signora, via! Sei al mare, e anche se hai le scatole piene e la giugulare in via di esplosione, non dare mai i cellulari ai tuoi bambini. Portali ad esplorare l’arenile su…o iscrivili a qualche laboratorio sulla spiaggia.
- Scordati di rimanere sdraiate sul lettino. Se proprio ne hai bisogno o desiderio, accordati con le vicine di ombrellone. Mezz’ora a testa in cambio di baby-sitteraggio. La solidarietà prima di tutto.
- Se in acqua ti arrivano schizzi, pallonate, racchettoni in testa.. non cercare il bagnino in cerca di aiuto. Rilanciate al mittente con potenza.
- Accordati sempre con le tue gentili vicine di ombrellone su quello che sarà il pranzo dei tuoi teneri cuccioli l’indomani. Piatti uguali per tutti. Perché nel momento in cui, anche a distanza di un chilometro, da un contenitore Tupperware qualunque dovesse uscire odore di pennette al ragù… stai sicure che partiranno tutti come segugi addestrati in cerca del loro piatto preferito. E sai poi dove te lo metti il cous cous con le verdure di stagione e l’hummus di ceci del bengala???
E con questo Ti auguro un rilassante e piacevole vacanza al mate con i tuoi ( e anche un pò quelli altrui ) bambini.
Giovy Malfiori
Quando ero piccola, passavo parte delle vacanze in giro per l’Europa con i miei (in camper) e il resto sulla riviera adriatica in campeggio. Praticamente i miei non mi vedevano mai: sono cresciuta selvaggia da quel punto di vista (ovviamente erano altri tempi) e il tuo post mi ha fatto teneramente sorridere. Ho ripensato a mia mamma e a tutto quello che lei non ha mai fatto.
Annalisa Spinosa
Anche io vagavo da sola già a sei anni sul litorale. Ma allora non c’erano pericoli come adesso, e i nostri figli sembrano tutti un pò rimbambiti. Colpa nostra, ovviamente, che tendiamo a proteggerli in maniera smisurata, non capendo che così non riusciremo mai a sverzzarli del tutto e che avranno sempre bisogno di noi.
natascia
noi siamo state una settimana al mare 2 mamme con 5 bambini. Per sopravvivenza siamo molto più dispotiche e selettive sul cibo, ma dove la vogliamo mettere la carovana di tavole da surf, giochi da spiaggia, salvagente gigante, retini per pescare e maschere e boccaglio? 🙂
Annalisa Spinosa
Noi abbiamo abbattuto il problema alla radice. Niente salvagenti, né reti piene di giochi. C’è la sabbia, giocassero con quella.
Patrizia
Ahahahah!! Articolo simptico! Non avendo figli e nipoti non mi sarei mai resa conto di quanto possa essere impegnativo organizzare una giornata al mare con loro, una specie di lavoro insomma. Suggerimenti utili comunque, cose a cui non avrei mai pensato… forse perché non sono mamma?
Annalisa Spinosa
Quando ero ancora una donna sola, scende con il pareo indosso e le chiavi di casa e portafoglio in mano. Vivendo cosi, con solo due cose. Al massimo compravo l’acqua al bar per non portarla da casa.
Monica
Adoro!!! ridendo e scherzando tra una battuta e l’altra hai raccontato la sacrosanta verità di noi mamme che andiamo in spiaggia coi bambini, cariche come dei muli,con tante tante tante cose inutili!!!
Annalisa Spinosa
A volte mi stupisco di quante cose inutili mi ritrovo nella borsa del ritorno… conchiglie di mezzo chilo l’una, sassi, palline da tennis. E io che ero scesa leggera!!
Julia
Posso dire che mi hai fatto morire dal ridere? 🤣 quando mia figlia aveva poco meno di un anno non avevo neppure la metà di tutte queste cose! E per la crema io che ho una carnagione scura metto ormai la 50.. crema uguale per tutti!
Annalisa Spinosa
L’essenziale!!! Solo l’essenziale!
Blery&Ily
Oddio leggendo tutto questo non sono proprio pronta a fare figli. Diciamo che i figlioli di oggi crescono con 10mila attenzioni in più, sembra quasi che se non venga soddisfatto ogni loro desiderio e capriccio possano soffrire di chissà quale tipologia. Ho amiche che hanno figli e vedo la loro esistenza svanita, tutto quello che fanno è sempre e solo in funzione dei bambini. Ammiro chi lo fa anche se non credo mi annullarei per nessuno.
Annalisa Spinosa
Mi ammiro da sola a volta, credimi!
Carmen
Anche io scrivo guide semiserie a volte. La tua è perfetta, ironica, divertente. Ed hai una sola figlia…figuriamoci!
Annalisa Spinosa
Mi sono fermata a una apposta!!
Anna
Il tuo articolo mi ha fatto davvero ridere! Ho capito che noi mamme, con leggere e piccole sfaccettature siamo davvero tutte uguali! Io vivo con la paranoia per mio figlio di 2 anni che lo imburro di crema come se fosse un bombolone e poi cerco di farlo stare all’ombra il più possibile…quest’anno un tipo mi fa:”signora ma suo figlio ha problemi alla pelle??” Lì ho capito che stavo esagerando!
Anna
Questo articolo mi ha fatto davvero sorridere, mi ci identifico molto… Io sono fissata con la crema solare, imburro mio figlio come un bombolone!!!
Annalisa Spinosa
hahahaha. No io faccio solo una passata veloce. In fondo il sole fissa la vitamina D no??
Lucy
Non avendo l’abitudine ai bambini mi sono sentita male solo a leggere, mi è sembrato di vedervi 🙂 E poi mi è venuto in mente la foto che mi ha mandato la mia migliore amica dalla spiaggia, con il figlio su un enorme telo mare tondo a forma di… pizza. Quindi ora, per tutto quanto, sto ridendo molto 😀 Buone vacanze eh! 🙂
Annalisa Spinosa
ma grazie eh!! Io al mare ci vivo, per me è così tutto l’anno!!
Laura
Da mamma questo post mi ha fatto molto ridere e convincere anche che la vacanza al mare non fa proprio per me. Fin da bambina con la mia famiglia siamo sempre andati in montagna e dopo una tragicomica vacanza a Caorle quando mio figlio aveva un anno mi sono riconvertita alla montagna. Poi lo zaino pieno di giochi, cambi, creme, merende ce l’ho anch’io e la nostra sveglia “suona” tra le 6 e le 6.30 all’urlo del “voglio fare colazione”. Quindi mare o montagna, le mamme non vanno mai davvero in vacanza.
Annalisa Spinosa
Andremo in vacanza quando finalmente i pupi andranno all’Erasmus!
Valentina
Quante risate mi sono fatta leggendoti ahahah sei troppo simpatica e Spiritosa!!! Troppo simpatica anche la tua bimba che vuole la bambola Sabrina anche se da tempo non dorme più al pomeriggio ahah
Non sono mamma, quindi per ora non sono alle prese con tutte queste borse da preparare e per fortuna mi piacciono molto i bimbi, quindi anche se in acqua mi schizzano o gridano sotto l’ombrellone poco mi importa:)
Annalisa Spinosa
Ne riparleremo quando sarai mamma. Anch’io adoravo bimbi, una volta….
Sara Chandana
Mi ritrovo perché ho fatto da mamma ai miei fratellini e vivevo in loro funzione! Però i bambini, se da un lato prendono molto, dall’altro donano il triplo. 🙂
Magari poco relax ma tanto amore.
Annalisa Spinosa
Indubbiamente!! Ma se ci lasciassero degustare un minimo di vacanza anche a noi sarebbe tutto più bello!
Annalisa Spinosa
Quando poi ti ci ritrovi, nella guerriglia, devi trovare ogni piccolo trucco per sopravvivere! L’estate è finita si, ma è iniziato l’inverno, e tra scuola e sport arriverà certo un altro articolo dedicato!
Libera
Non ho figli, quindi forse non sono in grado di cogliere pienamente l’ironia del post ed i consigli di sopravvivenza. Voi mamme, da brave multitasking quali siete, avete tutta la mia stima.
Veronica
MI hai ricordato mia madre quando sembrava dovesse partire per due giorni e invece era “solo” un pomeriggio al mare ma aveva almeno tre borse piene di giocattoli, cibo e quant’altro. Chapeau a voi mamme che siete delle superdonne anche al mare.
Claudia
Mi hai fatto morire. Io al mare ci vivo in Australia, gli stabilimenti non ci sono perciò devi portare tutto tutto tutto da casa. Praticamente un trasloco!
Teresa
Non so se definire il tuo articolo divertente o angosciante! Ma senza dubbio è veritiero, ho un vago ricordo di quando andavo al mare con i miei figli e le cose andavano davvero così. Una domanda: ma fa davvero i compiti in spiaggia?
Lisa Trevaligie-Travelblog
Certo! Oppure legge qualche capitolo dei suoi libri.
Silvia The Food Traveler
Io in spiaggia non sopporto chi parla a un volume di voce normale, figuriamoci i bambini ululanti dei vicini di ombrellone!
Ho trovato questo post davvero divertente perché sono tutte scene verissime che si vedono ogni giorno su una spiaggia italiana. E devo dire che hai tutta la mia solidarietà perché sicuramente anziché goderti un po’ di meritato riposo, alla sera sei stravolta!
La Kry
Da bambina dovevano trascinarmi in spiaggia con la forza. Molta forza.
Credo di aver visto una spiaggia durante il giorno (di notte è un’altra storia) l’ultima volta prima degli anni novanta. Se ti chiedi il perchè rileggi da capo il tuo articolo e lo scoprirai! 😂 🤣
Eliana
Mi ha fatto molto sorridere questo tuo articolo spiritoso che ha tanta verità al suo interno! Mi ci rivedo nel libro delle vacanze dal 380 pagine, anche se io ai miei alunni assegno direttamente tutto dal libro di scuola per non far spendere soldi ulteriori quindi mi vedo i genitori che si affannano con 40 kg di libri di scienze e matematica ma il risparmio prima di tutto, no?
Lisa Trevaligie-Travelblog
Si, ottima decisione la tua
ANTONELLA
per fortuna non ho figlio altrimenti li lascerei digiuni a scottarsi al sole e senza costume. Io al mare divento la personificazione dell’egoismo: libro, cuffiette e punto
Lisa Trevaligie-Travelblog
Anche io, che ho una figlia, faccio altrettanto !!