Torino vanta una preziosa tradizione gastronomica, ricca di piatti realizzati con i più genuini ingredienti regionali. Il Piemonte infatti è rinomato per le preparazioni culinarie molto elaborate, come le paste ripiene e le carni a lunga cottura, possibilmente accompagnate da buon vino del territorio. Quindi, cosa puoi mangiare a Torino? Hai a disposizione una grande varietà di piatti da assaggiare, frutto della tradizione contadina ma anche derivanti dalle ricche cucine della corte sabauda, dalla quale la città ha ereditato ricette antiche e raffinate, realizzate con ingredienti pregiati.
Cosa mangiare a Torino
Fai un antipasto con il vitel tonnè
Uno dei piatti più famosi e preparati nel mondo, ispirati alla tradizione culinaria italiana, ma ancora imitato male. E’ il vitel tonnè, una preparazione tipica del Piemonte, che unisce prodotti di terra e di mare in un tripudio di bontà. A Torino è preparato con un particolare taglio di carne, la fassona. La carne viene marinata in vino bianco ed erbe aromatiche per poi essere bollita. Una volta cotta viene tagliata in fettine molto sottili e viene servita accompagnata da una salsa composta da maionese, tonno e capperi. Il vitello tonnato è un piatto intramontabile, che ha avuto il periodo di maggior successo negli anni ’80 e che, nonostante il continuo evolversi delle mode culinarie, è rimasto esattamente il piatto semplice e genuino della cultura gastronomica torinese.
Assaggia i ravioli del plin
Sicuramente ti sarà capitato di mangiare già gli agnolotti in giro per l’Italia, ma sappi che quelli piemontesi sono tutta un’altra storia. A Torino poi vengono preparati tuttora secondo la tradizionale ricetta contadina, ossia con gli avanzi dell’arrosto, tritati e amalgamati con altri corposi ingredienti. Sono chiamati ravioli del plin e sono preparati con pasta fresca all’uovo, ripiena di carni e verdure. Sono leggermente più piccoli degli agnolotti e li trovi spesso conditi con la salsa dell’arrosto, con ragù piemontese o meglio, da mangiare con il cucchiaio in brodo di carne. La loro caratteristica forma si ottiene siggillando i ravioli con un pizzico, che in dialetto locale si chiama “plin”.
I ravioli del plin devono il loro nome al gesto che si deve compiere per prepararli. Vanno infatti formati a partire da una lunga striscia di pasta, e poi pizzicati, con un “plin”, un pizzicotto delle dita appunto. In questo modo il ripieno resta racchiuso in uno scrigno prezioso di sfoglia .
Cosa mangiare a Torino. Bagna cauda ne abbiamo?
Un altro punto saldo della gastronomia tipica torinese è indubbiamente la bagna cauda. E’ una salsa a base di acciughe, aglio e olio, servita in tavola in una pentola di terracotta e lasciata in centro, in modo da essere condivisa tra i commensali. E’ un piatto povero della tradizione locale, anticamente cucinato e servito sulle tavole dei vendemmiatori di rientro da una faticosa giornata passata tra le vigne. Infatti è consumata proprio in autunno e in inverno, accompagnata da verdure crude e da buon vino rosso del territorio.
Prova gli gnocchi di zucca
Una portata che non può mancare nel tuo tour culinario a Torino è lo gnocco con la zucca. Qui gli gnocchi sono una vera istituzione e in tutte le case vengono preparati per lo più durante i giorni di festa. Da un impasto di uova, farina e zucca vengono fuori morbidissimi gnocchetti, che sono poi gratinati al forno e ricoperti di fontina! Un concentrato di bontà e di sapori unici. La dolcezza degli gnocchi entra in contrasto con il sapore della fontina filante, per un esperienza gustativa sublime.
Un meraviglioso accostamento tra dolce della zucca e salato del formaggio…gli gnocchi di zucca con la fontina sono un piatto da provare assolutamente se sei in visita a Torino!
Cosa mangiare a Torino? Se sei amante della pasta classica assaggia i tajarin
Se non ami la pasta ripiena o i piatti molto elaborati puoi buttarti su una porzione di tajarin. Sono i classici taglierini all’uovo, leggermente più sottili delle tagliatelle, che a Torino vengono spadellati con diversi tipi di condimenti, come ad esempio sughi a base di pesce e crostacei o con il ragù “comodino”, una salsa al pomodoro a base di frattaglie. La ricetta originale dei tajerin non lesina in uova. Ci sono ben venti tuorli in un chilo di farina. Per questo motivo il colore della pasta è di un bel giallo intenso, e il gusto… non si può descrivere!
Ora goditi i dolci tipici..
Se sei goloso poi a Torino trovi un bel pò di specialità dolciarie da assaggiare. Uno dei dolci tipici piemontesi più famosi è il bonet, un delizioso budino realizzato con amaretti e cacao, al leggero sapore di rum. E’ un dolce al cucchiaio, preparato con la stessa tecnica con cui si realizza il creme caramel. Nella ricetta originale, al posto del rum, veniva usato il Fernet. Questo perchè, essendo il dolce servito a fine pasto, aiutava anche la digestione.
Il bonet torinese è un concentrato di bontà. Se guarnito con amaretti sbriciolati e frutti di bosco poi.. è pura poesia!
Curiosi sono anche i cri-cri, morbide praline al cioccolato con il cuore di nocciola, rivestite da colorate palline di zucchero. Vengono incartati come le caramelle e devono il loro nome ad una ragazza, Cristina, alla quale il fidanzato portava sempre queste morbide praline fermandosi ad acquistarle in una nota pasticceria della città. Il proprietario dunque, vedendo l’amore che legava i due fidanzati, ha ribattezzato le sue praline con il nome Cri-cri, per omaggiare la semplicità e la spensieratezza dei due giovani innamorati.
..e sorseggia un bicerin!
Una vera e propria chicca della realtà gastronomica torinese è il bicerin. E’ un particolare caffè servito in un calice trasparente, dal quale tra l’altro prende il nome. In piemontese infatti bicerin vuol dire “bicchierino”. E’ stato preparato per la prima volta in uno degli storici locali di Torino, il Caffè al Bicerin” ed è una specie di rivisitazione della bavareisa, una bevanda fatta con caffè, cioccolata, latte e sciroppo. Negli anni sono nate più varianti come la pur e fiur, molto simile al cappuccino e la ‘n poc ‘d tut, ossia la variante con tutti gli ingredienti tipici. Nel 2001 il bicerin riceve il riconoscimento di “bevanda tipica piemontese”, entrando a far parte della lista di prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
Silvia The Food Traveler
Sono felice che la cucina della mia regione ti sia piaciuta! Trovo che siano piatti molto gustosi, nati da tradizioni semplici. Il vitello tonnato per me è forse quello più rappresentativo: se penso a un pasto in un giorno di festa con la mia famiglia, mi viene proprio in mente questo piatto. E la bagna cauda, che bontà!
ANTONELLA
Il vitel tonné lo chiamava così mia nonna con quel tocco francese che fa tanto elegante! Lo adoro ed è il mio piatto prferito in assoluto anche se devo dire che i tajarin sono buonissimi e tutta la carne in generale
Sara Bontempi
Mamma com’è buona la cucina Torinese! Tra tutti i piatti vado matta per il Vitello tonnato e i ravioli del plin, che prima di scoprire la celiachia li mangiavo abitualmente.
Libera
Ho adorato il bicerin a Torino, è assolutamente da provare così come le pietanze che hai citato, mi è già venuta l’acquolina in bocca!
Lara
Questo è il mio argomento preferito: il cibo! Cercto che il Piemonte ha tante specialità da assaggiare, I ravioli del Plin mi ispirano parecchio, mai assaggiati, sarà il momento di farlo!
Erminia Sannino
Io ricordo ancora il profumo del brasato al vino rosso, mamma che buono! Credo di non aver mai mangiato una carne così buona in vita mia. Non ho assaggiato il resto: ravioli, tajarin, bagna cauda che neanche la proverei per le acciughe che non mi piacciono, però che fame mi è venuta all’imporvviso!
Tamara
Alla faccia di chi dice che al nord si mangia male! Mamma mia che bontà, un piatto uno più prelibato dell’altro.
Eliana
La cucina torinese è delicata ma decisa e rimane nel cuore di chi la prova: con un pizzico di tocco montanaro e con ingredienti inaspettati mi ha sempre intrigata e, ogni volta che vado a Torino, non mi perdo l’occasione di assaggiare i ravioli al plin!
Lara
Finisco sempre a leggere questi articoli che mi fanno venire una fame pazzesa, caspita!Li mangerei tutti a partire dagli gnocchi di zucca!
Marina
Ma quanto ho mangiato bene a Torino! Vitello tonnato e i tagliolini sono i miei preferiti, per non parlare del bonet, al solo pensiero mi viene l’acquolina in bocca. La bagna cauda non l’ho ancora assaggiata, sarà per la prossima volta.
Bru
Nulla da ridire su questi piatti della cucina Torinese, sono tutti ottimi e molto rappresentatiti e fanno venire una gran voglia di mettersi a tavola, inizio dai ravioli del plin ( che non ho mangiato )
Veronica
Sto sognando di gustare gli gnocchi alla zucca, devono essere buonissimi e non sapevo fossero un piatto tradizionale torinese. Mangerei tutto, forse passerei solo la bagna cauda ma di sicuro non morirei mai di fame in questa splendida città!
Arianna
Sono spesso in Piemonte e mangio spesso l’ottima cucina piemontese, tra i piatti citati adoro i plin e poi come non prendere un bicerin a Torino 😋