Sul Lago di Posta Fibreno in paddleboard. La riserva naturale regionale del Lazio.
Siamo andati alla scoperta del lago di Posta Fibreno in paddleboard, in un soleggiato martedì di gennaio. Noto anche come lago della Posta, si trova nella Valle di Comino, nel versante laziale del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Fa parte di una Riserva Naturale della regione Lazio, gestita in collaborazione con il comune di Posta Fibreno. Si arriva alla Riserva passando da una strada costeggiata da campi coltivati a mais e casali abbandonati. Uno scenario rurale fascinoso, alla fine del quale appare questo incantevole specchio d’acqua limpida e incontaminata, con riflessi di un blu intenso che, baciato da sole, vira al turchese.
Il lago di Posta Fibreno e gli sport acquatici
Grazie proprio a queste caratteristiche dell’acqua, e alla temperature mite anche in inverno, il lago di Posta Fibreno è divenuto negli anni un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti degli sport acquatici, come canoa e immersioni. Noi invece siamo andati alla scoperta dell’ habitat naturale di questo lago speciale con i nostri paddleboards.
Equipaggiamento per la nostra escursione in sup sul lago
- Tavola gonfiabile Voyager 12’6″, Red Paddle & Co
- Tavola gonfiabile Ride 10’6″, Red Paddle & Co
- Deck Bag Red Paddle & Co, borsa impermeabile ideale per tenere all’asciutto oggetti e utensili.
- Insulated Drink bottle, borraccia termica Red Paddle & Co. Utile sia per bevande fredde che calde.
- Cool bag borsa frigo Red Paddle & Co. Borsa termica per conservare vivande in maniera ottimale.
- Dry Pouch Red Paddle & Co, borsello impermeabile per riporre piccoli oggetti, com chiavi dell’auto, documenti e telefono cellulare.
- Muta O’neill Wetsweats Epic 3/2 mm
- Muta Gul Woman G-Force 3/2 mm
- Go Pro Hero 7, Action Camera
Alla scoperta del lago di Posta Fibreno in paddleboard
Pagaiando sul lago di Posta Fibreno in paddleboard ci rendiamo conto che ha una particolare forma a boomerang, ma oltre alla sua forma, quello che incanta del lago è la presenza di un isola galleggiante al suo interno, in perenne movimento. Si tratta di un delizioso promontorio, formato da canne di palude, alghe e torba. Non essendo radicata al suolo, si muove grazie all’azione del vento oppure quando varia il volume delle acque, ad esempio per forti piogge e cambiamenti di corrente. Il lago è infatti alimentato dal fiume Fibreno, affluente principale del fiume Liri.
In diversi antri lungo le rive, incorniciate da pittorici salici piangenti, ci si imbatte in particolari imbarcazioni chiamate dagli abitanti del posto “naue”.
Curiosità. Le “naue” di posta Fibreno
Le naue sono piccole imbarcazioni usate esclusivamente sul Fibreno e sull’omonimo lago laziale. La loro forma è molto particolare, e ancora oggi, seppur in maniera minore, vengono utilizzate dai pescatori di Posta. In passato venivano usate anche dagli allevatori, che con una particolare falce legata ad una pertica, estraevano un erbetta fresca molto gradita ai bovini. Inoltre gli agricoltori della zona usavano le naue per estrarre dal fondale del lago un particolare hummus, ideale per concimare i campi limitrofi. Quando non venivano usate, per ripararla dal gelo o dal sole cocente, le naue venivano poste sotto l’acqua bassa delle rive. Ancora oggi è possibile vederne qualcuna lungo perimetro del Lago.
La fauna della Riserva naturale di posta Fibreno
Pagaiando sulle acque limpide e trasparenti del lago non si può fare a meno di scrutarne i fondali. Con un po’ di fortuna si riescono a scorgere le trote o i carpioni che, incuriositi, si avvicinano alle tavole nascondendosi a tratti tra le grosse alghe che si alzano dal fondo. Anche le nutrie fanno notare la loro presenza, tuffandosi in acqua senza alcuna paura, facendo svolazzare le anatre che vivono nella riserva. Assieme alle anatre è possibile scorgere folaghe e aironi cenerini. Abitano nella riserva anche diverse specie di rapaci: falchi, poiane, civette e barbagianni. Ma ahimè sono molto difficili da avvistare, soprattutto in pieno giorno. Sulla terraferma invece, è possibile incontrare scoiattoli, volpi, tassi, daini, ricci e cinghiali.
Perchè andare in Sup sul lago di Posta Fibreno
Il lago di Posta Fibreno è alimentato costantemente da sorgenti carsiche, che danno all’acqua la sua tipica tonalità trasparente e cristallina. Oltre alla trasparenza sublime, l’origine carsica permette all’acqua di mantenere una temperatura costante, che si aggira intorno ai 10° C anche in inverno. Ideale quindi per praticare ogni genere di sport acquatico.
Nella riserva inoltre, sono presenti molti sentieri attrezzati, percorribili in totale sicurezza anche con i bambini. Un modo per conoscere e scoprire le meravigliose terre del Lazio, attraverso percorsi sensoriali e completamente immersi nella natura.
Articolo scritto in collaborazione con il Comune di Posta Fibreno, per gentile concessione della Riserva Naturale Regionale di Posta Fibreno.
Mara
Ciao che belle queste foto pensare poi che sono state scattate nel mese di gennaio…sono di zona (lazio) e vado spesso in abruzzo ma non conoscevo questo bel lago…Grazie ci andrò
Annalisa Spinosa
Se come me sei laziale, spendi una giornata per visitare questa riserva. Un posto davvero suggestivo in cui ricaricare le batterie.
Roberto
Una precisa descrizione dell’ambiente in ogni suo aspetto: colori, paesaggio e creature del lago formano un affascinante ecosistema da scoprire. Mi farebbe un po’impressione vedere le nutrie ma per il resto è un’esperienza molto originale ed interessante 👍🔝
Annalisa Spinosa
Guarda credevo anche io che fossero ripugnanti. Invece sono abbastanza carine. Quando nuotano, e soprattutto quando sono sulla terraferma, sembrano castori.
Giovy Malfiori
Il SUP mi ispira un sacco ma ho paura di non avere abbastanza equilibrio. Hai mai provato in mare? Come va con le onde?
Annalisa Spinosa
Certo lo usiamo prevalentemente in mare. Mio marito lo usa anche come surf, cavalcando le onde. Io mi limito a farci delle rilassanti passeggiate
Cla
Non conoscevo questo posto. Molto interessante da fare questa attività…l’avevo vista fare solo al.mare in estate
Augusta
Mi ha incuriosito l’isola galleggiante. Pensavo che alle nostre latitudini non ce ne fossero.
Annalisa Spinosa
Anche per me è stata una piacevole scoperta!
Helene
Ma che affascinante descrizione che hai fatto. Non conosco la zona e non avevo mai sentito parlare di questo lago ed è sempre un piacere leggere di queste vostre proposte per me nuove. Mi ha attirato anche l’idea di scoprire il lago con i paddelboards che, ammetto, non ho mai usato.
Annalisa Spinosa
Mi fa piacere cge l’articolo abbia suscitato il tuo interesse. Praticare il paddle è davvero un esperienza meravigliosa, che esprime libertà!
Sara Bontempi
Avete fatto proprio un bel giro in paddleboard, l’articolo è davvero interessante! Complimenti!
Annalisa Spinosa
Grazie!
sheila atrendyexperience
che bella esperienza questa adoro la canoa ma non l’ho mai fatta sul lago
Annalisa Spinosa
Beh questa non è una canoa, è un paddleboard. Tutto un altro sport.
Cristina
Che esperienza! Ho provato il paddleboard in calofornia con un’amica e mi è piaciuto moltissimo! Ma qui in italia non ho ancora trovato posti che lo offrissero
Annalisa Spinosa
Ora Si riesce ad affittare facilmente un pò ovunque. E’ scoppiata una specie di mania per questa tavola galleggiante. Ti auguro di provarlo in acque mediterranee, è tutta un altra cosa.
Rossella
Meraviglioso questo Lago, che non conoscevo. È semplice andare in sup? Occorre fare un corso apposito? Mi piacerebbe molto esplorarlo come avete fatto voi per scoprire angolo semi nascosti e stupendi.
Annalisa Spinosa
Io ho imparato da sola ma ci sono tanti centro dove trovare ottimo istruttori e tavole a noleggio, un po’ in tutto il mondo
Viola
Non ci sono mai stata e a guardare le tue foto me ne pento! Poi visitarlo come hai fatto tu rende tutto più bello!
ANTONELLA MAIOCCHI
mi piacerebbe davvero provare il Sup ma ho paura di non riuscire neppure a salirci. Sul lago deve essere bellissimo senza onde e con il tempo di ammirare da vicino la natura. Deve essere stata davvero una bella giornata
Annalisa Spinosa
Non è difficile come sembra, anzi. E forse hai ragione sulle acque calme del lago è più facile imparare!
Mizan Germany
After all many thanks for this post.
Claudia
Un modo senz’altro alternativo di visitare il lago, si riesce così a vedere ogni singolo angolo! Sono andata in sup un paio di volte in mare ma nel lago dovrebbe essere più semplice essendo l’acqua meno mossa
Annalisa Spinosa
Esattamente. A meno che non sia alimentato da correnti derivanti da affluenti, in linea di massima si riesce a pagaiare con più tranquillità.
Sara
Mi ispira parecchio questa riserva, soprattutto il colore dell’acqua lo trovo bellissimo per le foto e il fatto che ci siano anche dei sentieri naturalistici è ottimo. Me la sono segnata, anche perché vorrei proprio esplorare di più tutta la regione.
VALERIA
Esperienza bellissima! Fattibile anche per chi non ha la minima esperienza con il SUP? Grazie!
Annalisa Spinosa
Si certo. Si può cominciare in ginocchio e poi cominciare ad alzarsi quando si ha preso padronanza della pagaia e della tavola.