Il Sepolcreto Marittimo di Calegna, a Gaeta, è una struttura funeraria di epoca romana, situata in un’area vicino al lungomare Caboto. L’edificio risale probabilmente al III secolo d.C. ed è poco conosciuto rispetto ad altri mausolei di Gaeta. Famosi sono infatti il Mausoleo di Lucio Munazio Planco, posto sulla cima del Parco regionale di Monte Orlando, e il Mausoleo di Lucio Sempronio Atratino, situato proprio nel cuore della città. Il sepolcreto, benché meno studiato rispetto alle strutture simili, rappresenta una significativa testimonianza del passato storico di Gaeta, e la sua visita consente di immergersi in un’epoca antica e di apprezzare l’evoluzione storica e culturale della città.
Il Sepolcreto Marittimo di Gaeta
Il Sepolcreto Romano di Calegna si presenta al momento in condizioni parziali, a causa delle sopraelevazioni moderne, per cui sono visibili solo il basamento, un ambiente semi-ipogeo e parte della cella funeraria. Il monumento ha versato per decenni in stato di completo e deturpante abbandono, cambiando persino la sua destinazione d’uso da cella funeraria a stalla e deposito per attrezzi. E’ stato solo negli anni ’70 che il proprietario di allora, resosi conto dell’importanza storica dell’edificio, ha deciso di donarlo al Comune di Gaeta. Questo al fine di preservarne il contenuto storico e il valore architettonico. Solo nel 2012 però, grazie all’intervento della professoressa Sabina Mitrano, il Sepolcreto Marittimo è ritornato a splendere, seppur con molte difficoltà. Dopo un ingente lavoro di riqualificazione quindi è stato possibile riaprire l’edificio al pubblico, facendo conoscere la sua, se pur ancora in parte sconosciuta, storia ai visitatori.
Oggi ha voluto proseguire questa strada, puntando sulla riapertura del monumento su richiesta, l’associazione locale Golfo Eventi, che ne detiene le chiavi. Sempre grazie all’impegno attivo della dottoressa Mitrano inoltre, il Sepolcreto è arrivato all’attenzione del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, che ha inserito il monumento tra i beni artistici, storici e naturalistici da proteggere e da valorizzare.
Da Cicerone a Scipione l’Africano
L’edificio in questione era forse parte di un mausoleo più grande che, secondo alcune teorie, doveva appartenere a una ricca famiglia romana locale, legata a possedimenti agricoli nella zona. Nonostante il nome del primo proprietario sia ancora sconosciuto, alcune ipotesi attribuiscono la paternità dell’edificio a personaggi storici come Cicerone o Scipione l’Africano.
Secondo l’archeologo Amedeo Maiuri infatti, si tratta della vera tomba di Cicerone, risalente al 1° sec. a. C. Questa teoria è supportata anche da una pubblicazione di Don Lidio Borgese, studioso di arte e di archeologia, nella quale rinforza un’antichissima tesi di Plutarco, famoso autore greco. Quest’ultimo affermava infatti che la morte di Cicerone fosse avvenuta subito dopo essere sbarcato sulla costa di Gaeta, presso l’approdo della sua famosa villa. Siccome la tomba oggi ritenuta di Cicerone, situata a Formia, non è attigua al mare, Borgese ne deduce che l’unico sepolcro vicino ad un approdo di età romana sia proprio il sepolcreto di Calegna, appartenente probabilmente all’imponente villa romana affacciata sul mare di proprietà di Cicerone.
Altre fonti invece associano la nascita del mausoleo alla figura di Scipione l’Africano il quale, secondo lo stesso Cicerone, era un appassionato ricercatore di conchiglie. Pare che per questa sua ossessione si era fatto costruire un sepolcro di marmo a Gaeta, vicinissimo al mare tanto amato. A supportare questa teoria inoltre c’è l’esistenza di una cappella situata nelle vicinanze del Sepolcreto, le cui mura sono rivestite di “belle conchiglie di colore rosso”, decorazioni forse scelte proprio da Scipione l’Africano per adornare l’edificio.
Il Sepolcreto Marittimo a Gaeta. Breve panoramica della struttura
L’edificio è stato realizzato in blocchi calcarei squadrati e decorato con modanature. Vanta una camera funeraria interna accessibile tramite un piccolo ingresso. La cella ipogea presenta quattro grandi nicchie e un vestibolo con volta a botte, per ora in ottime condizioni. Il piano superiore è impossibile da raggiungere, poichè la pre-esistente scala d’accesso è stata eliminata. La stanza rialzata doveva, probabilmente, essere destinata alla sepoltura più importante, ma su questo non ci sono ancora notizie certe. Forse solo l’intervento della Soprintendenza potrebbe ribaltare la sorte di questo edificio.
Perchè visitare il sepolcreto Marittimo di Gaeta
Il Sepolcreto Marittimo di Gaeta rappresenta un’importante finestra sul passato romano della città, un luogo dove la storia incontra il mare, in una combinazione di mistero e bellezza. Nonostante il sito sia stato a lungo trascurato dagli studi accademici, la sua architettura e la sua posizione lo rendono una tappa imperdibile per chi desidera esplorare il patrimonio culturale di Gaeta. Visitare il sepolcreto non è solo un’occasione per scoprire un antico monumento funerario, ma anche per riflettere sul rapporto millenario tra l’uomo e il mare, che ha sempre giocato un ruolo centrale nella vita della città.
Paola
È affascinante scoprire come questa struttura, seppur meno conosciuta rispetto ad altri mausolei della zona, rappresenti un tassello fondamentale della storia romana e del legame intrinseco tra Gaeta e il mare. Dobbiamo tutti ringraziare l’impegno di persone come la professoressa Sabina Mitrano e il sostegno del FAI, per rendere sempre più evidente la necessità di proteggere e valorizzare tali tesori storici.
Mimì
IL F.A.I. è sicuramente una delle Associazioni più attive in Italia, in materia di valorizzazione di beni Culturali e paesaggistici e, sicuramente ha fatto benissimo a prendere sotto la propria ala protettrice il Sepolcreto Marittimo di Calegna, a Gaeta. Non lo conoscevo, confesso. Ma sia esso un mausoleo o una tomba di Scipione l’Africano o Cicerone, rimane il fascino del mistero e della sua splendida ubicazione
Cristina
Questo luogo è veramente interessante. Qualche mese fa siamo stati a Formia ma non sapevamo di questo luogo affascinante. Visto che dovremo tornare proprio per visitare Gaeta, aggiungeremo alle cose da visitare anche il Sepolcreto Marittimo.
Eliana
Non conoscevo affatto il sepolcreto ma non posso dire di conoscere bene nemmeno Gaeta: ciò che so è grazie al tuo splendido blog. Sicuramente è un luogo che visiterei se fossi in zona dato che io amo profondamente l’archeologia!
Antonella
Sono molto appassionata di storia romana e mi affascinano questi edifici che raccontano storie anche difficili da interpretare. Il Sepolcreto, già interessantissimo di suo per epoca e struttura, diventa ancora più affascinante se si pensa che potrebbe essere stato voluto da personaggi del calibro di Cicerone o Scipione l’Africano