Ischia, una delle perle del Golfo di Napoli, è famosa per le sue acque termali, le spiagge dorate, i panorami mozzafiato e la sua atmosfera rilassata e accogliente. Tra i suoi paesini più suggestivi, Ischia Ponte si distingue come un angolo incantevole, ricco di storia, tradizioni e bellezze naturali. Questa località incarna l’autenticità dell’isola, un luogo dove il passato si intreccia con il presente, creando una sinfonia unica di emozioni e piacevoli scoperte. Se hai deciso di visitare Ischia, non puoi assolutamente perderti il comune di Ischia Ponte e il Castello Aragonese. Questo pittoresco borgo, con le sue stradine strette e le case colorate, ti accoglierà con il calore tipico del sud Italia e ti farà sentire subito a casa. Oltre alla bellezza naturale e architettonica, Ischia Ponte offre una serie di esperienze che ti permetteranno di scoprire l’isola in modo autentico e profondo.
Ischia Ponte, cosa vedere e cosa fare
Visita il Castello Aragonese
Una delle principali attrazioni di Ischia Ponte è senza dubbio il Castello Aragonese, una meraviglia storica che svetta imponente sulla scogliera. La sua posizione strategica lo rende visibile da ogni angolo del borgo, quasi come un guardiano silenzioso che protegge l’isola da secoli. Ma il Castello non è solo una fortezza medievale, è il simbolo di Ischia, testimone delle sue vicissitudini storiche, culturali e artistiche.
Tutto ebbe inizio nel 474 a.C., quando il condottiero siracusano Gerone I fortificò l’isolotto per difendersi dai pirati. Ma il volto che conosciamo oggi lo si deve a Alfonso d’Aragona, re visionario, che nel 1441 ordinò la costruzione del ponte di collegamento e trasformò la rocca in un vero bastione difensivo, capace di ospitare soldati, religiosi, artigiani, nobili e contadini. Nel periodo di massimo splendore, il Castello Aragonese era una piccola città fortificata e comprendeva 13 chiese, 1 convento, giardini rigogliosi e centinaia di abitanti che trovavano qui rifugio e protezione.
Declino e rinascita
Dopo secoli di gloria il Castello conobbe però un lento abbandono. I terremoti, le guerre, il richiamo della terraferma in primis, svuotarono le sue stanze. Alla fine dell’Ottocento, la rocca era quasi deserta, lasciata ai venti e ai ricordi. Ma come accade ai luoghi amati, la vita tornò a bussare.
Nel 1912, il Castello venne acquistato dalla famiglia Mattera, con Nicola Ernesto Mattera che ne divenne il custode e restauratore appassionato. Oggi i discendenti della famiglia, in particolare Michelangelo Mattera, continuano a custodire e valorizzare questo patrimonio straordinario, permettendo ai visitatori di tutto il mondo di esplorarlo e amarlo. Il Castello, ancora privato ma aperto al pubblico, è rinato. Ospita mostre d’arte contemporanea, eventi culturali, matrimoni da sogno, ed è protagonista di festival che tengono viva la memoria e l’anima del luogo.
Tra cunicoli, giardini e silenzi antichi
Oggi, oltrepassando la sua porta muraria, puoi perderti tra chiostri e antiche rovine, raggiungendo sentieri segreti che sboccano su panorami pazzeschi, quasi surreali. Nel percorso di visita trovi infatti il Convento delle Clarisse, con annesso cimitero, oggi divenuto un piccolo albergo, e le antiche e maestose rovine della Cattedrale dell’Assunta, un tempo sicuramente fastosa e vibrante di vita. E poi giardini rigogliosi, terrazze fiorite, cortili interni, verdeggianti sentieri che conducono a vista pazzesche, posti su scogliere a picco sul mare che sono diventati luoghi di quiete e di riflessione.
Ischia Ponte e il Castello Aragonese. Percorso di visita del Castello.
Il Castello Aragonese non è solo una splendida fortezza ma è un mondo a sé, un microcosmo sospeso tra mare e cielo, costruito sulla roccia e levigato dal tempo. Per non perderti nel fascino di ogni sentiero, terrazza o passaggio segreto, ho creato per te una guida dettagliata, accompagnata da una descrizione dei principali punti di interesse. Dai giardini alle prigioni, dalle chiese sconsacrate alle terrazze panoramiche, fino alle piccole meraviglie nascoste che spesso sfuggono a uno sguardo distratto.
1. Il Ponte d’Aragona
Percorri il ponte di pietra lungo 220 metri sospeso tra terra e mare, fatto costruire da Alfonso d’Aragona. Prima della sua costruzione l’accesso al castello era garantito da una scala esterna che dal mare portava direttamente nel cuore del castello.
2. La porta del Castello
Superato il ponte, una grande porta in pietra ti accoglie. Qui trovi la biglietteria e l’inizio della salita.
3. La scala di tufo
Ora intraprendi la salita, dolce e lenta, scavata manualmente nel tufo e illuminata da finestrelle che aprono squarci sul blu infinito del cielo e del mare. Questi lucernari avevano anche funzione difensiva, consentivano infatti di gettare pietre e pece bollente sui nemici in arrivo.
4. Terrazza dell’Immacolata
Affacciati adesso sul versante di ponente e godi della magnifica vista del Borgo di Ischia Ponte e della Spiaggia dei Pescatori. Se il cielo è terso puoi vedere anche, in secondo piano, la zona collinare e la vetta del monte Epomeo.
5. La chiesa dell’Immacolata
La chiesa dell’Immacolata è il luogo più suggestivo custodito all’interno del Castello Aragonese. L’edificio non è mai stato ultimato, poichè le spese della costruzione, particolarmente impegnativa sia per la mole sia per la scelta degli elementi architettonici, non erano sostenibili. Puoi infatti vedere che le sue pareti sono rimaste completamente bianche. La pianta a croce greca accoglie un presbiterio, sovrastato da un’enorme cupola impreziosita da otto finestroni, e pavimenti in cotto rustico, di una semplicità estrema. Ad oggi ospita mostre d’arte contemporanea organizzate dall’associazione ” Amici di Gabriele Mattera”.
6. Il Convento delle Clarisse
Entra nel chiostro adesso, un luogo che racconta la vita nella sua forma più fragile e potente. Il silenzio qui è più eloquente di mille voci. Fondato nel 1575 da Beatrice Quadra, vedova d’Avalos, questo convento ospitava circa 40 monache Clarisse, in gran parte figlie primogenite di famiglie nobili. Erano, come volevano gli usi dell’epoca, destinate alla vita di clausura già dalla nascita, al fine di poter lasciare l’eredità al primo figlio maschio della famiglia. Il convento fu poi soppresso in seguito alla legge di secolarizzazione emanata da Gioacchino Murat, re di Napoli, lasciando che le monache si trasferissero nel convento di Sant’Antonio, giù a valle.
7. Il cimitero delle monache
Sotto la chiesa dell’Immacolata trovi il cimitero delle monache, costituito da diversi ambienti coperti da volte a botte. La pratica di sepoltura delle monache era abbastanza macabra e qui puoi appurarne lo svolgimento. Puoi infatti notare scolatoi o sedie in muratura, sopra le quali i corpi senza vita delle ecclesiastiche venivano poggiati e fatti decomporre lentamente. Gli scheletri poi venivano ammucchiati negli ossari comuni. Questa pratica stava ad enfatizzare l’inutilità del corpo, visto come semplice contenitore dello spirito. Il cimitero non presenta finestre ma l’aria viene ricambiata grazie a stretti cunicoli che comunicano con l’esterno.
8. Il museo delle armi e delle torture.
Nel percorso di visita del Castello Aragonese di Ischia trovi anche il Museo delle armi e delle torture, dove puoi ammirare armature e strumenti di tortura e di esecuzione capitale in uso dal 1300 al 1800. Non mancano, al suo interno, collezioni di armi da fuoco e attrezzi come catapulte, armature, spade e sciabole intarsiate. Se pur inquietante, non tralasciare la visita a questo piccolo ma accessoriato museo, per renderti conto di come venivano trattati i prigionieri nei periodi più bui della storia.
9. La casa del sole
Lungo il percorso di visita incontri anche la Casa del sole, un antica costruzione che accoglie resti di diverse epoche. Passeggiando lungo la struttura ti ritrovi nei sentieri dei giardini del castello, tra terrazze pullulanti di florida vegetazione.
10. La chiesa di San Pietro a Pantaniello
Risalente al XVI secolo, questo edificio a pianta esagonale presenta modanature in pietra e pareti intonacate di bianco e ricorda molto, nello stile e nella fattura, una casa toscana. Su ogni parete si apre un enorme finestrone in legno che, in passato, dovevano essere punti di accesso alla cappella. Il nome Pantaniello si deve alla statua del santo che proveniva da una zona di Ischia chiamata appunto Pantaniello, poichè ricca di acque stagnanti. Di fronte trovi il vecchio Palmento, utilizzato dalla gente dell’isola per la vinificazione.
11. Il carcere borbonico
Non c’è castello che non ospiti un carcere, e anche qui, sull’alto della collina, puoi visitare il carcere borbonico del castello Aragonese. Lo stabile venne adibito a carcere nel 1823 dai Borbone di Napoli e tenne prigionieri numerosi dissidenti politici del Risorgimento italiani. Puoi ancora vedere i cancelli, le porte, le garitte e gli spioncini originali dell’epoca che servivano per osservare e tenere reclusi i prigionieri
12. Il terrazzo degli ulivi
Ecco uno dei punti più panoramici e silenziosi del castello. Un giardino decorato da ulivi secolari letteralmente a strapiombo sul mar Tirreno, da dove ammirare le meraviglie delle coste vicine. Al di la della vista pazzesca che puoi avere da questa terrazza, il giardino circostante è un vero e proprio luogo di pace e introspezione. Puoi sederti su una delle panchine all’ombra degli ulivi a leggere, o anche solo a meditare sulla meraviglia che hai la fortuna di ammirare intorno a te. Questo rigoglioso giardino nasce dal volere di Alfonso D’Aragona, che lo regalò a Lucrezia d’Alagno, la popolana della quale si era invaghito. Poi, per diversi anni, diede asilo alla principessa Vittoria Colonna, che portò al castello i più grandi artisti del tempo. E come darle torto. In un simile contesto naturalistico la creatività non può che decollare, ispirata dal blu del mare e del cielo, dalla vista meravigliosa sule isole circostanti e sulla costa e dal profumo inebriante degli ulivi e dei fiori decorativi.
13. L’antica torre di avvistamento e il sentiero del sole
Continuando nella passeggiata ti troverai nei pressi della vecchia torre di avvistamento del castello Aragonese, alla quale si accedeva dalle mura fortificate tramite una scala esterna. Se ti affacci puoi notare i resti delle mura nonchè il forno usato per infuocare le palle dei cannoni durante le battaglie. Continua a seguire il sentiero del sole, uno dei più antichi percorsi del castello, dove camminerai tra le piante tipiche della macchia mediterranea come melograni, fichi d’india, nespoli e ancora ulivi.
14. Chiesa della Madonna della Libera.
Il sentiero ti porta dritto all’entrata di questa chiesetta, semplice ma di grande impatto emotivo. La struttura risale al 1300 ed è nata come voto alla Madonna dopo l’eruzione dell’Epomeo. La popolazione ischitana infatti dedicò la chiesa alla madonna detta della Libera perchè li aveva salvati dalla catastrofe. Puoi notare che l’immagine esposta nella chiesa protende le mani in avanti nell’atto di fermare la lava che avanza.
15. La cattedrale dell’Assunta e la Cripta
16. La piazzetta della caffetteria
Qui termina il tuo viaggio a ritroso nel tempo. Caffè, libri, terrazze. Il mare davanti, il castello alle spalle. Fermati per ricaricare le batterie. Sorseggiare qualcosa di fresco tra le mura secolari del Castello Aragonese è un piccolo incantesimo. Da qui si gode un punto di vista privilegiato su una scena davvero romantica: i ruderi della Cattedrale dell’Assunta in dialogo con la dolcezza della Baia di S. Anna. Un luogo che invita alla sosta, una terrazza giardino, con tavolini immersi tra buganvillee, ginestre, gelsomini e lantane.
Consigli sulla visita al Castello Aragonese
Il Castello Aragonese è sicuramente una delle esperienze più suggestive che Ischia abbia da offrire, ma la sua visita richiede un po’ di preparazione per godere al meglio delle sue meraviglie.
Come Arrivare
Per accedere al Castello Aragonese è necessario percorrere il Ponte Aragonese, che collega l’isola rocciosa al resto di Ischia. Il ponte è largo e pedonale, e il cammino fino al castello offre una vista incredibile sul mare cristallino e sulle montagne circostanti. La passeggiata è breve ma molto panoramica, quindi non dimenticare di scattare qualche foto lungo il percorso. Per raggiungere il Castello Aragonese dal Porto di Ischia invece puoi prendere l’autobus di linea nr.7 oppure optare per un taxi.
Orari e biglietti
Il Castello è aperto tutto l’anno, ma gli orari di apertura possono variare a seconda della stagione. In estate, solitamente, è possibile visitarlo dalle 9:00 alle 19:00, mentre in inverno gli orari potrebbero essere ridotti. Il biglietto d’ingresso include l’accesso a tutte le aree del Castello, comprese le mura, le torri e la parte sotterranea, dove sono esposti reperti storici e arte sacra.
Il biglietto intero costa 12,00 €, i bambini da 0 a 9 anni entrano gratis, mentre i ragazzi dai 10 ai 18 anni pagano 6,00 €.
Pianifica una visita guidata
Se desideri approfondire la storia del Castello Aragonese e dei suoi segreti, ti consiglio di prenotare una visita guidata. Le guide esperte ti racconteranno aneddoti e curiosità che altrimenti potrebbero sfuggire, rendendo la visita ancora più interessante e coinvolgente.
Tempo di visita
Una visita al Castello Aragonese può durare da un’ora a un paio di ore, a seconda di quanto desideri esplorare. Se hai tempo, ti consiglio di prenderti una pausa nella Caffetteria del Castello, dove potrai gustare un caffè o un gelato, immerso in un’atmosfera senza tempo.
Consigli sul percorso di visita
Il percorso di visita si svolge completamente in salita, con scalinate più o meno ripide. Queste caratteristiche purtroppo non consentono una visita autonoma ai disabili motori su sedia a rotelle, a chi ha problemi di mobilità ridotta e ai passeggini. Tuttavia è possibile raggiungere alcuni punti visita col supporto del personale di assistenza, da richiedere in biglietteria o tramite prenotazione al numero +39 081 99 28 34 o alla mail:
segreteria@castelloaragonese.it
Ischia Ponte e il Castello Aragonese. Cosa fare e cosa vedere a Ischia Ponte
Oltre al Castello Aragonese, Ischia Ponte offre moltissimo da vedere e da fare. Il borgo è un concentrato di storia, cultura e natura, e ogni angolo sembra raccontare una storia. Passeggia lungo il Corso Colonna, la via principale di Ischia Ponte, un affascinante viale che costeggia il mare e si riempie di vita durante tutto l’anno. Lungo il corso troverai numerosi negozi di artigianato locale, caffè all’aperto e ristoranti che offrono prelibatezze della cucina ischitana, come il pesce fresco e la pizza. Passeggiando, ti imbatterai anche in piccole piazzette e angoli nascosti che ti faranno innamorare ancora di più del borgo.
La Chiesa di Santa Maria della Scala è un altro luogo di grande fascino a Ischia Ponte. Questa chiesa, che risale al XIV secolo, è una delle più antiche dell’isola e presenta un affascinante stile architettonico, con una facciata semplice ma elegante. All’interno, puoi ammirare affreschi e opere d’arte che testimoniano la ricchezza religiosa e culturale della zona.
Ischia Ponte e il Castello Aragonese. Raggiungi la spiaggia dei pescatori
Non perderti poi la Spiaggia dei Pescatori, una delle spiagge più belle di Ischia Ponte, famosa per la sua sabbia fine e le acque cristalline. Qui puoi trascorrere una giornata di relax al sole o fare una passeggiata lungo la riva, ammirando i colori del tramonto che tingono il cielo e il mare di sfumature dorate. Un’altra interessante attrazione storica è la Torre di Guevara, una torre medievale che un tempo faceva parte di un castello difensivo. Oggi la torre è un luogo panoramico che offre una vista spettacolare sul mare e sull’intera isola. Un perfetto punto per scattare foto indimenticabili.
Non puoi lasciare Ischia Ponte senza aver assaggiato i piatti tipici della cucina locale. Oltre al pesce freschissimo, prova il coniglio all’ischitana, un piatto tradizionale preparato con carne di coniglio cucinata con erbe aromatiche e pomodori. In molti ristoranti lungo il Corso Colonna potrai gustare piatti che raccontano la storia gastronomica dell’isola, come il risotto al limone.
Visita il Museo del Mare
Uno dei luoghi più iconici di Ischia Ponte, e perfetto per le famiglie, è il Museo del Mare. Si trova proprio in posizione centrale, facilmente raggiungibile a piedi. Il museo è frutto del lavoro di numerosi volontari che, per passione, hanno deciso di raccontare la storia dell’isola con l’esposizione di reperti archeologici, attrezzature e strumenti nautici e con tutto ciò che riguarda la vita marina. Ammirando gli oggetti esposti nel Museo del Mare puoi immaginare la vita nei fondali di Ischia, conoscerne la storia, scoprire curiosità sulla vita dei pescatori che giornalmente vivono a contatto con le acque del mar Mediterraneo. Il Museo è aperto tutti i giorni, chiude solo nel mese di febbraio.
Perchè visitare Ischia Ponte e il Castello Aragonese
Ischia Ponte è un luogo che incanta, che sa regalare emozioni e scoperte a ogni passo. Se ami la storia, la cultura e la bellezza naturale, questo borgo ti accoglierà con calore e ti offrirà un’esperienza unica. La visita al Castello Aragonese, con la sua storia millenaria, è solo l’inizio di un viaggio che ti porterà a scoprire angoli incantevoli, tradizioni autentiche e paesaggi da sogno. Un angolo di Ischia dove il passato e il presente si incontrano, e dove ogni momento diventa un ricordo indimenticabile.
Libera
Ischia è un’isola dalle mille suggestioni. Non ci sono ancora mai stata eppure è una meta così iconica che, basta guardare qualche foto per desiderare di prenotare subito un soggiorno in uno dei suoi alberghi vista mare. Che meraviglia! In questo periodo poi, deve essere piacevolissima.
Eliana
Un luogo sicuramente meno conosciuto di Ischia e anche meno turistico. Il Castello Aragonese, così dominante, mi ricorda quello di Procida per la sua posizione. Lo visiterei senz’altro, lo sai che io amo i luoghi storici!
Spunti di Viaggio
Ottimo suggerimento Annalisa! Ischia è un’isola straordinaria ma, come molte isole della nostra bella Italia, in estate è davvero stracolma di turisti.
Ischia Ponte sembra uno di quei posti, invece, dove poter trascorrere serenamente le proprie giornate sull’Isola. E poi il Castello Aragonese è un vero gioiello, con i panorami mozzafiato che offre, è uno dei luoghi must dell’Isola. Grazie per i consigli utilissimi
Annalisa Spinosa
Mi fa poacere che tu abbia trovato interessante l’articolo.