Una delle tappe immancabili, se hai intenzione di fare un viaggio on the road in Sicilia, è la Valle dei Templi di Agrigento. La Valle dei Templi è un sito archeologico della Sicilia orientale, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Era denominata Agrakas, dall’omonimo fiume che bagna la zona, ed è stata indubbiamente una delle più importanti città del mondo antico, sia dal punto di vista economico che politico e sociale.
Sorge proprio sotto la città di Agrigento, su un altipiano in posizione privilegiata che domina tutta la vallata e si affaccia sul mare. I bellissimi templi si notano già dalla strada costiera che porta verso la valle, da dove si innalzano imperiosi nelle loro colonne dorate. Ad oggi è uno dei siti archeologici più grandi del mondo, con i suoi 1300 ettari di estensione.
La Valle dei Templi di Agrigento con i bambini
La Valle dei Templi è stata l’ultima tappa del nostro road trip in Sicilia con i bambini. Il mese della nostra visita è stato Aprile, durante le vacanze di Pasqua, e nonostante il forte vento che batteva sulla valle, le temperature erano piuttosto alte. Consiglio comunque di portare giacche a vento e cappellini, borracce con acqua e il pranzo a sacco ( il bar all’interno dell’area ha prezzi molto alti). Optate anche per calzature comode, tipo snackers, visto il terreno sabbioso. Inoltre, se hai bimbi piccoli e un pò pigri, è il caso di portare il passeggino. Il percorso è lungo e impegnativo. Un altro consiglio che mi sento di darti è di prendere un audioguida all’ingresso, lasciando una cauzione di 5,00 €. Anche se ogni postazione è descritta in maniera ottimale e puntigliosa sui cartelli antistanti, la voce narrante aggiunge quel pizzico di storia romanzata che non guasta in un sito del genere. Noi non abbiamo pagato alcun biglietto, solo la cauzione per l’audio guida, in quanto siamo capitati nell’area archeologica della Valle dei Templi la prima domenica di Aprile, e ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.
Come visitare al meglio la Valle dei templi
E’ consigliabile visitare l’intero sito archeologico a piedi, tuttavia è presente uno shuttle bus che effettua diverse fermate durante il percorso, al costo di 3 €. Alla Valle si accede da due ingressi. Il primo ad ovest, che affaccia sulla strada principale e porta al quartiere romano, e l’ingresso di Porta V, che è praticamente l’entrata principale, adiacente al grande parcheggio tra gli ulivi centenari. Il costo del parcheggio è di 3€ per l’auto, 2€ per la moto, 5€ per il camper.
Cosa vedere nella Valle dei Templi di Agrigento con i bambini
Una volta all’interno della Valle dei Templi, non necessariamente dovrai seguire un itinerario stabilito. Noi, ad esempio, abbiamo lasciato scegliere ai bambini, seppur in maniera confusionale, i siti da vedere, ma siamo comunque riusciti a vederli tutti. La Valle comprende 12 templi, tre santuari, una grande necropoli ( che è piaciuta moltissimo ai bambini) e due importanti Agorà, la superiore e l’inferiore, che ospitavano botteghe e zone sacre.
Il Tempio di Eracle
Partendo dalla passeggiata principale, dalla parte orientale del parco, trovi il tempio di Eracle, uno dei più antichi di Girgenti, risalente addirittura al VI secolo a.C.
Il tempio della Concordia e il Tempio di Giunone, i siti più appezzati dai bambini
Nella parte più orientale dell’area archeologica si erge con le sue maestose colonne doriche, il Tempio di Giunone. Eretto nel 450 a.C. e ristrutturato 50 anni dopo dai Romani, perché distrutto da un incendio.
Il maestoso Tempio di Giove
Altro immancabile sito da visitare è quello riguardante il Tempio di Giove, costruito in seguito ad una vittoria di Girgenti sui Cartaginesi. Era uno dei templi più grandi e più imponenti dell’antichità, e tra le sue colonne erano posti due giganteschi telamoni, enormi statue rappresentanti uomini in pietra che fungevano da sostegno al tetto. Nell’area sottostante invece è possibile vedere il Tempio di Dioscuri, eretto in onore di Castore e Polluce, i gemelli nati da uno delle tante scappatelle di Giove. Non è il sito originale, ma una ricostruzione fatta nel 1800 con i resti del tempio. Delle 34 colonne originali, solo quattro furo